Le favole di Lang Libro viola (1901) |
The Editor takes this opportunity to repeat what he has often said before, that he is not the author of the stories in the Fairy Books; that he did not invent them 'out of his own head.' He is accustomed to being asked, by ladies, 'Have you written anything else except the Fairy Books?' He is then obliged to explain that he has NOT written the Fairy Books, but, save these, has written almost everything else, except hymns, sermons, and dramatic works. The stories in this Violet Fairy Book, as in all the others of the series, have been translated out of the popular traditional tales in a number of different languages. These stories are as old as anything that men have invented. They are narrated by naked savage women to naked savage children. They have been inherited by our earliest civilized ancestors, who really believed that beasts and trees and stones can talk if they choose, and behave kindly or unkindly. The stories are full of the oldest ideas of ages when science did not exist, and magic took the place of science. Anybody who has the curiosity to read the 'Legendary Australian Tales,' which Mrs. Langloh Parker has collected from the lips of the Australian savages, will find that these tales are closely akin to our own. Who were the first authors of them nobody knows—probably the first men and women. Eve may have told these tales to amuse Cain and Abel. As people grew more civilised and had kings and queens, princes and princesses, these exalted persons generally were chosen as heroes and heroines. But originally the characters were just 'a man,' and 'a woman,' and 'a boy,' and 'a girl,' with crowds of beasts, birds, and fishes, all behaving like human beings. When the nobles and other people became rich and educated, they forgot the old stories, but the country people did not, and handed them down, with changes at pleasure, from generation to generation. Then learned men collected and printed the country people's stories, and these we have translated, to amuse children. Their tastes remain like the tastes of their naked ancestors, thousands of years ago, and they seem to like fairy tales better than history, poetry, geography, or arithmetic, just as grown-up people like novels better than anything else. This is the whole truth of the matter. I have said so before, and I say so again. But nothing will prevent children from thinking that I invented the stories, or some ladies from being of the same opinion. But who really invented the stories nobody knows; it is all so long ago, long before reading and writing were invented. The first of the stories actually written down, were written in Egyptian hieroglyphs, or on Babylonian cakes of clay, three or four thousand years before our time. Of the stories in this book, Miss Blackley translated 'Dwarf Long Nose,' 'The Wonderful Beggars,' 'The Lute Player,' 'Two in a Sack,' and 'The Fish that swam in the Air.' Mr. W. A. Craigie translated from the Scandinavian, 'Jesper who herded the Hares.' Mrs. Lang did the rest. Some of the most interesting are from the Roumanian, and three were previously published in the late Dr. Steere's 'Swahili Tales.' By the permission of his representatives these three African stories have here been abridged and simplified for children.
PREFAZIONE
Il curatore coglie questa opportunità per ripetere quanto aveva già detto prima, cioè che non è lui l'autore delle storie nei libri, che non le ha inventate "di sana pianta". È abituato a sentirsi chiedere dalle signore:"Ha scritto niente altro a parte i libri di favole?" allora è obbligato a spiegare che NON ha scritto i libri di favole, ma, esclusi questi, ha scritto quasi di tutto, tranne inni sacri, sermoni e lavori teatrali. Le fiabe nel libro Viola, come in tutti gli altri della serie, sono stati tradotti dalle storie tradizionali popolari in varie e diverse lingue. Queste storie sono più vecchie di qualsiasi altra cosa gli uomini abbiano inventato. Sono state raccontate da selvagge donne nude a selvaggi bambini nudi. Le abbiamo ereditare dai nostri più antichi antenati civilizzati, i quali credevano veramente che le bestie, gli alberi e le pietre potessero parlare se lo volevano, e comportarsi gentilmente o sgarbatamente. Le storie sono piene delle più antiche idee di età nelle quali la scienza non esisteva e la magia ne prendeva il posto. Chiunque sia curioso di leggere le Favole leggendarie australiane, che Mrs. Langloh Parker ha raccolto dalle labbra dei selvaggi australiani, scoprirà che queste favole sono molto affini alle nostre. Nessuno sa chi ne sia stato il primo autore- probabilmente i primi donne e uomini. Eva potrebbe aver raccontato queste favole per intrattenere Caino e Abele. Poi l'umanità si è civilizzata e ha avuto re e regine, principi e principesse, queste persone importanti sono state scelte come eroi e eroine. Ma in origine i personaggi erano solo 'un uomo' e 'una donna', e 'un ragazzo' e 'una ragazza' con una folla di bestie, uccelli e pesci, tutti che si comportavano come esseri umani. Quando i nobili e le altre persone sono diventati ricchi e istruiti, hanno dimenticato le vecchie favole, ma il popolo no e, le ha tramandate, con varianti a piacere, di generazione in generazioni. Allora uomini istruiti hanno raccolto e stampato le favole della gente di campagna, e noi le abbiamo tradotte, per intrattenere i bambini. I loro gusti sono gli stessi di quelli dei loro antenati nudi, migliaia di anni fa, e sembra che gradiscano le favole più della storia, della poesia, della geografia o dell'aritmetica, così come gli adulti preferiscono i romanzi a qualsiasi altra cosa. Questa è la pura verità sull'argomento. Ve l'ho detto prima e ve lo dico adesso. Ma nulla impedirà ai bambini di pensare che io abbia inventato le storie, o a certe dame di avere la medesima opinione. Ma nessuno sa chi abbia davvero inventato le storie; è cominciato tutto molto tempo fa, prima che fossero inventate la scrittura e la lettura. In realtà la prima delle storie messa per iscritto, fu scritta nei geroglifici egizi o sulle tavolette di argilla babilonesi, tre o quattromila anni prima del nostro tempo. Tra le favole di questo libro, Miss Blackley ha tradotto Il nano Naso Lungo, "I mendicanti meravigliosi, Il suonatore di liuto, Due in un sacco e Il pesce che nuotava nell'aria. Mr. W. A. Craigie ha tradotto dallo scandinavo Jesper che accudiva le lepri. Mrs. Lang ha tradotto il resto. Molte delle favole più interessanti sono rumene e tre sono state precedentemente pubblicate nel recente Fiabe swahili del Dr.Steere. Con l'autorizzazione dei suoi rappresentanti queste tre storie africane sono state ridotte e semplificate per i bambini.
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