Le favole di Lang Libro marrone (1904) |
PREFACE The stories in this Fairy Book come from all quarters of the world. For example, the adventures of 'Ball-Carrier and the Bad One' are told by Red Indian grandmothers to Red Indian children who never go to school, nor see pen and ink. 'The Bunyip' is known to even more uneducated little ones, running about with no clothes at all in the bush, in Australia. You may see photographs of these merry little black fellows before their troubles begin, in 'Northern Races of Central Australia,' by Messrs. Spencer and Gillen. They have no lessons except in tracking and catching birds, beasts, fishes, lizards, and snakes, all of which they eat. But when they grow up to be big boys and girls, they are cruelly cut about with stone knives and frightened with sham bogies - 'all for their good' their parents say and I think they would rather go to school, if they had their choice, and take their chance of being birched and bullied. However, many boys might think it better fun to begin to learn hunting as soon as they can walk. Other stories, like 'The Sacred Milk of Koumongoe,' come from the Kaffirs in Africa, whose dear papas are not so poor as those in Australia, but have plenty of cattle and milk, and good mealies to eat, and live in houses like very big bee-hives, and wear clothes of a sort, though not very like our own. 'Pivi and Kabo' is a tale from the brown people in the island of New Caledonia, where a boy is never allowed to speak to or even look at his own sisters; nobody knows why, so curious are the manners of this remote island. The story shows the advantages of good manners and pleasant behaviour; and the natives do not now cook and eat each other, but live on fish, vegetables, pork, and chickens, and dwell in houses. 'What the Rose did to the Cypress,' is a story from Persia, where the people, of course, are civilised, and much like those of whom you read in 'The Arabian Nights.' Then there are tales like 'The Fox and the Lapp' from the very north of Europe, where it is dark for half the year and day-light for the other half. The Lapps are a people not fond of soap and water, and very much given to art magic. Then there are tales from India, told to Major Campbell, who wrote them out, by Hindoos; these stories are 'Wali Dad the Simple-hearted,' and 'The King who would be Stronger than Fate,' but was not so clever as his daughter. From Brazil, in South America, comes 'The Tortoise and the Mischievous Monkey,' with the adventures of other animals. Other tales are told in various parts of Europe, and in many languages; but all people, black, white, brown, red, and yellow, are like each other when they tell stories; for these are meant for children, who like the same sort of thing, whether they go to school and wear clothes, or, on the other hand, wear skins of beasts, or even nothing at all, and live on grubs and lizards and hawks and crows and serpents, like the little Australian blacks. The tale of 'What the Rose did to the Cypress,' is translated out of a Persian manuscript by Mrs. Beveridge. 'Pivi and Kabo' is translated by the Editor from a French version; 'Asmund and Signy' by Miss Blackley; the Indian stories by Major Campbell, and all the rest are told by Mrs. Lang, who does not give them exactly as they are told by all sorts of outlandish natives, but makes them up in the hope white people will like them, the pieces which they will not like. That is how this Fairy Book was made up for your entertainment.
PREFAZIONE Le favole in questo libro giungono dai quattro angoli del mondo. Per esempio, le avventure di Porta-la-Palla e il Cattivo sono state narrate da nonne pellerossa ai bambini pellerossa che non vanno mai a scuola, e non conoscono penna e inchiostro. Il Bunyip è noto come il più maleducato piccolo che corra senza abiti nella boscaglia in Australia. Potete vedere fotografie di questi allegri tipetti neri prima che comincino i loro guai in Razze settentrionali dell'Australia centrale di Spencer e Gillen. Non vengono istruiti salvo che nel seguire e catturare uccelli, bestie, pesci, lucertole e serpenti, di cui si nutrono. Ma quando crescono e si fanno ragazzi e ragazze, vengono crudelmente incisi con coltelli di pietra e spaventati con finti spettri - 'per il loro bene' dicono i genitori - e penso che piuttosto andrebbero a scuola, se ne avessero la possibilità, approfittando dell'occasione per essere fustigati e maltrattati. Comunque molti ragazzi potrebbero ritenere più divertente incominciare a imparare la caccia ancor prima di saper camminare. Altre favole, come Il latte sacro di Koumongoe provengono dai Bantu dell'Africa, i cui cari papà non sono poveri come quelli in Australia, ma hanno bestiame e latte in abbondanza, e buoni cibi da mangiare, vivono in case come grandi alveari, e indossano una sorta di abiti, benché non proprio come i nostri. Pivi e Kabo è una favola del popolo dalla carnagione scura dell'isola della Nuova Caledonia, in cui a un ragazzo non è mai permesso di parlare e persino guardare le proprie sorelle; nessuno sa perché, tanto strane sono le abitudini di quell'isola remota. La storia mostra i vantaggi delle buone maniere e di un comportamento cordiale; i nativi non cucinano e non mangiano nient'altro che pesce, verdure, maiale e polli e vivono in case. Che cosa fece la Rosa al Cipresso è una favola della Persia, in cui la gente, naturalmente, è civilizzata molto più di quanto voi leggiate in Le notti arabe. Poi ci sono favole come La volpe e il lappone dall'estremo nord dell'Europa, in cui è buio per metà dell'anno e giorno per l'altra metà. Ai lapponi non piacciono il sapone e l'acqua e sono assai dediti alla magia. Poi ci sono favole dall'India, raccontate dagli Indù al maggiore Campbell, che le trascrisse; sono Wali Dad l'onesto e Il re che voleva essere più forte del destino, ma non fu tanto furbo quanto sua figlia. Dal Brasile, nel sud America, proviene La tartaruga e la scimmia perfida così come le avventure di altri animali. Altre favole sono narrate in varie parti dell'Europa e in diverse lingue; ma tutti, neri, bianchi, mulatti, rossi e gialli, sono uguali quando narrano favole perché sono sempre ideate per i bambini, ai quali piacciono le stesse cose, sia che vadano a scuola ben vestiti sia che, all'opposto, indossino pelli di animali o niente del tutto e si nutrano di insetti, lucertole, falchi, corvi e serpenti, come i piccoli neri australiani. La favola Ciò che la rosa fece al cipresso è stata tradotta da Mrs Beveridge da un manoscritto persiano. Pivi e Kabo è stata tradotta dal curatore da una versione francese; Asmund e Signy da Miss Blackely; le storie indiane del maggiore Campbell e tutte le altre sono narrate da Mrs. Lang, la quale non le presenta esattamente come sono state raccontate da ogni genere di sperduti nativi, ma rivedute nella speranza che possano piacere ai bianchi, tralasciando i pezzi che non avrebbero gradito. Questo è il modo in cui è stato realizzato per il vostro divertimento questo libro di favole.
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